Manutenzione del camino e delle stufe a pellet: ecco tutto ciò che c’è da sapere!

La manutenzione di canne fumarie, camini e stufe a pellet non serve solo per mantenere questi elementi in buone condizioni e per avere il calore di cui abbiamo bisogno durante l’inverno, ma è utile anche per garantire la nostra sicurezza. Non a caso, la legge stabilisce l’obbligo di manutenzione di camini e stufe a pellet.

Al di là di attività più specifiche da affidare a personale specializzato, ci sono diverse attività di manutenzione e pulizia dei camini e delle stufe a pellet che ciascuno di noi può (e deve) completare in autonomia. Una pulizia regolare e accurata di camini e stufe, infatti, contribuisce ad avere un’atmosfera sempre sana e pulita nella nostra casa e ci aiuta a prolungare la longevità dei nostri apparecchi.

La manutenzione ordinaria e straordinaria delle stufe a pellet

Con l’arrivo dell’autunno e, in particolare, con l’approssimarsi dei mesi invernali, è bene programmare la manutenzione di camini e stufe a pellet, che devono rimettersi in moto dopo mesi di inattività.

Manutenzione e pulizia ordinaria della stufa a pellet

Una delle domande più frequenti in tema di pulizia ordinaria della stufa a pellet riguarda la frequenza delle operazioni di pulitura. Una risposta che vada bene universalmente non c’è: tutto dipende, infatti, dalla frequenza di utilizzo della stufa. Se la accendiamo quotidianamente, allora dovremo pulirla ogni giorno. Se il nostro utilizzo invece è più saltuario potremo permetterci di intervenire solo quando necessario.

In generale, è consigliabile pulire la stufa a pellet e il camino almeno una volta alla settimana, ricordando comunque di osservare quotidianamente se sul vetro si sia accumulata una quantità eccessiva di residui che potrebbero mettere a repentaglio il buon funzionamento della stufa e, di conseguenza, il nostro riscaldamento proprio nel periodo più freddo dell’anno.

Quando parliamo di pulizia ordinaria della stufa a pellet, ci riferiamo in particolare ad alcune parti dell’apparecchio:

  • Rivestimento;
  • Braciere e supporto braciere (camera di combustione);
  • Vetro (internamente ed esternamente);
  • Cassetto della cenere.

Per pulire le stufa, il primo accorgimento che dobbiamo avere è che sia spenta e che tutti i componenti si siano raffreddati.

La prima cosa da fare è aspirare la cenere dal cassetto con un apparecchio specifico: in commercio ci sono aspiracenere per stufe a pellet concepiti appositamente per questa attività. Passiamo poi al vetro esterno, da pulire con un panno asciutto e con un prodotto ad hoc come il detergente professionale per vetro, camino e stufa di Eureka. Analogamente, puliamo la parte interna del vetro ricordandoci di tanto in tanto di utilizzare un pennello per rimuovere i residui di cenere più ostinati e nascosti.

Per quanto riguarda il rivestimento, è bene munirsi di un panno morbido e asciutto, soprattutto se la superficie è in ceramica. Per i rivestimenti in metallo verniciato è invece preferibile l’utilizzo di un panno morbido umido.

Manutenzione e pulizia straordinaria della stufa a pellet

La manutenzione straordinaria delle stufe a pellet ha il vantaggio di dover essere eseguita con una frequenza minore, ma dall’altro lato dobbiamo tener conto che si tratta di un’operazione molto più lunga e complessa rispetto all’intervento ordinario.

Nella manutenzione straordinaria delle stufe a pellet sono importanti la pulizia dello scambiatore termico, del condotto della cenere, della canna fumaria e dei condotti di scarico del gas.

La pulizia dello scambiatore termico - da effettuare non meno di una volta ogni due o tre mesi, seguendo sempre le indicazioni del costruttore riportate nel libretto della stufa - non presenta generalmente troppi problemi e può essere effettuata anche a livello domestico. Una volta estratto il braciere, possiamo aspirare dallo scambiatore tutti i residui che si sono accumulati nel tempo, come per esempio cenere o fuliggine.

Il condotto della cenere richiede una pulizia approfondita una volta all’anno accedendo al condotto della cenere. Se non si sono accumulati troppi residui, è in genere sufficiente aspirare ciò che si è stratificato e appurare che i passaggi della cenere non siano ostruiti. Se invece la situazione è più complessa e si presenta la necessità di estrarre completamente il serbatoio, è meglio rivolgersi a un professionista specializzato. Allo stesso modo, chiediamo l’intervento di un tecnico per la pulizia della canna fumaria in linea con quanto esposto dalla normativa UNI 10683.


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